Nel 1917, Egon Schiele dipinse sua moglie Edith Harms e intitolò questa creazione Donna seduta con la gamba piegata. Il ritratto mostra Edith, seduta sul pavimento, mentre posa il mento sul ginocchio sinistro. Il rosso deciso dei suoi capelli spensierati produce un contrasto stridente con il verde intenso della camicia mollemente indossata. Il suo sguardo è sfacciato e intenso tanto che sembra fissare direttamente lo spettatore. La posa e l'abbigliamento informali creano un momento di intimità con chi osserva. La natura suggestiva di questo ritratto non fu un tratto insolito nell'opera di Egon Schiele, siccome egli ammirava la controversa maniera artistica del suo mentore, Gustav Klimt. Tuttavia, avendo fatto dell'erotismo uno dei temi principali dei suoi lavori, Schiele ebbe problemi con la legge. Finì in carcere nel 1912, accusato di dipingere oscenità: incidente che, tuttavia, non lo fece desistere dalle sue creazioni erotiche (ma che potrebbe avere motivato il fatto che Edith in Donna seduta con la gamba piegata sia vestita).




Donna seduta con la gamba piegata
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