Jan Alojzy Matejko fu un pittore polacco conosciuto per i dipinti di rimarcabili eventi storici polacchi, militari e politici. Qui dipinge Wernyhora, un poeta lirico e bardo ucraino — a detta di alcuni una figura leggendaria, a detta di altri storica — che visse nella seconda metà del Diciottesimo secolo, al tempo del così detto Koliyivshchyna, una violenta insurrezione contro i Polacchi, gli Ebrei, la Chiesa Romana, il clero Uniate e la nobiltà ucraina. La profezia di Wernyhora riguardava la sorte della Polonia e dell'Ucraina: profetizzò le suddivisioni della Polonia, che si sollevava senza successo battendosi per la liberazione nazionale, e la rinascita dello Stato polacco con l'aiuto di Inghilterra e Turchia.
Matejko iniziò a lavorare a questo dipinto nella metà degli anni Settanta del secolo Diciottesimo, in un momento in cui le relazioni fra i Ruteni e i Polacchi in Ucraina divennero particolarmente tese a causa di conflitti nazionali e religiosi. Wernyhora è ritratto nel momento in cui pronuncia la sua profezia. Con la croce orientale sul suo petto, egli rappresenta "la vecchia Ucraina dei Laci e dei Ruteni, una terra di accordo nazionale e sociale". La lira ai suoi piedi è simbolo di una canzone che salva la comune eredità ucraina e polacca. Il nobil uomo che siede alla sua sinistra sta trascrivendo le parole della profezia.




Wernyhora
olio su tela • 290 x 204 cm