Ancora e ancora nei suoi quadri della metà del 1890 Munch usava variazioni delle stesse immagini: la colonna di luce sul mare, la ragazza bionda sulla spiaggia, la signora lussuriosa in rosso, la donna anziana in nero, l'uomo infelice, ecc. - usandoli in varie combinazioni per simboleggiare le diverse condizioni e relazioni umane. In Separazione illustra il dolore dell'uomo per il distacco dal suo amore - la fine della storia che era iniziata in Il bacio. Come in altri casi, il quadro è costituito da due componenti: l'obiettività in primo piano, in cui il protagonista può essere frontale e attivo, come in questo caso, oppure di profilo e contemplativo, e la soggettività sullo sfondo, l'immagine del passato nella sua mente. L'uomo innamorato sembra sul punto di avanzare, verso il futuro, ma il suo percorso è bloccato dalla pianta cremisi, di nuovo probabilmente intesa come una mandragora, simbolo di amore e morte. Lui sembra intrappolato nel presente. Inoltre, i capelli lunghi della ragazza fluttuano nel suo mondo e gli accarezzano la testa, legandolo alla sua vista, non permettendogli di sfuggire dai suoi ricordi. Per mezzo della fusione lineare, le curve fluenti della ragazza sono inglobate nel modello piatto, in stile art nouveau, del litorale, creando una visione unificata e femminizzata del passato. La figura dell'uomo, d'altra parte, con la sua sagoma nera e i contorni più definiti, si unisce alla pianta sanguinante per formare un motivo più articolato.




Separazione
Olio su tela • 96 × 127 cm