Andy Warhol una volta affermò: “Sono una persona profondamente superficiale.” Questa è un'ottima lente paradossale tramite la quale ci si può approcciare al suo lavoro: affonda le sue radici nella cultura pop, e i suoi lavori parlano alle moderne fascinazioni della società contemporanea, l'impulso al consumismo, il gusto per immagini standardizzate e vivaci utilizzate come pubblicità per quei prodotti, il desiderio di intrattenimento e distrazioni... Chi non riconoscerebbe Topolino? Ci fa tornare ai tempi della nostra infanzia. Nell'entusiasmo accogliamo questa frenetica ripetizione. L'arte sembra scendere giù dal suo piedistallo, puntando a soddisfare i bisogni della vita quotidiana. Nessuna meravigliosa Epifania, nessuna complessità morale, solo colore, icone riconoscibili e distrazione. Ma come riesce la filosofia dell'arte ad abbracciare questa ricetta? Per quanto Jeremy Bentham sia preoccupato, finché l'arte porta felicità e divertimento, perché no?




Topolino/Miti
Polimero sintetico e inchiostro serigrafico su tela • 152,40 x 152,40 cm