Immagini come El Jaleo si avvicinano all'audace, al rischioso, all'anticonformista, al drammatico, all'eroticamente destabilizzante e al bizzarro. Si riteneva che gli zingari ignorassero i principi etici ed esaltassero la superstizione anzichè le religioni convenzionali, patirono quindi l'oppressione in diverse nazioni durante il XIX secolo, ma artisti e ribelli li idealizzarono come spiriti liberi. Carmen, l'opera di Bizet che venne interpretata a Parigi nel 1875, scandalizzò il pubblico con la sua storia di un'orgogliosa e vivace zingara andalusa, divisa tra un ufficiale dell'esercito ed un toreador. Durante i suoi viaggi in Spagna, nel 1879, Sargent elaborò una grande opera nella quale potesse esprimere il suo amore per la musica gitana, il ballo ed i costumi caratteristici. Al suo ritorno a Parigi si mise al lavoro su un grande dipinto orizzontale le cui proporzioni simulassero lo stretto palco dei luoghi dediti alla musica popolare. Chiamò il dipinto El Jaleo per insinuare il nome di un ballo, lo jaleo de jerez, ma intendendo il significato più ampio di jaleo, cioè trambusto o baraonda. Il dipinto fu esposto al Salone di Parigi del 1882 con un titolo più esplicito El Jaleo: Danse des gitanes (Danza degli zingari).




El Jaleo
Olio su tela • 237 × 352 cm