Manet fu il "pittore della vita Moderna" per eccellenza, frase coniata dal critico d'arte e poeta Charles Baudelaire. Nel 1878-79 dipinse una serie di scene ambientate nel Cabaret de Reichshoffen in Boulevard Rochechouart, dove donne ai margini della società si mescolavano tranquillamente con gentiluomini benestanti. Qui Manet cattura i piaceri caleidoscopici della vita notturna parigina. Le figure sono affollate nello spazio compatto della tela, ognuna apparentemente ignara dell'altra. Manet affermò di dipingere "des oeuvres sinceres " o "opere sincere". Le donne rappresentate in queste scene correvano determinati rischi per quanto riguarda la percezione e la moralità.
Quando venne esposta alla galleria La Vie Moderne nel 1880, la sua opera fu lodata da alcuni per il suo realismo deciso e criticato da altri per la sua apparente crudezza. Manet qui presenta un concerto in un café nel quale le tre figure centrali formano un triangolo ma sono tutte impegnate in direzioni diverse. La scelta del concerto nel café dovrebbe essere casuale, ma Manet implica una separazione. La cameriera gusta una birra, la donna al bar fuma una sigaretta e appare abbattuta, l'uomo sembra a suo agio e osserva la performance (la cantante conosciuta come "La Belle Polonaise" viene riflessa nello specchio sullo sfondo del dipinto). Possiamo notare come l'uomo rievoca fiducia in se stesso perché gli uomini, al contrario delle donne, potevano frequentare i caffè con sicurezza. Il dipinto fu posato e completato in uno studio ma dà l'impressione di essere osservato al momento.