Mappamondo con tutte le Nuove Scoperte e Linee Marginali by Thomas Kitchin - 1794 - 106,7 x 124,5 cm Mappamondo con tutte le Nuove Scoperte e Linee Marginali by Thomas Kitchin - 1794 - 106,7 x 124,5 cm

Mappamondo con tutte le Nuove Scoperte e Linee Marginali

Stampa • 106,7 x 124,5 cm
  • Thomas Kitchin - 1718 - 1784 Thomas Kitchin 1794
Oggi vi presentiamo qualcosa di straordinario: la meravigliosa e monumentale mappa del mondo con i due emisferi realizzata da Samuel Dunn e datata 1794. Questa mappa straordinaria è talmente grande e dettagliata che è eccezionalmente difficile renderle giustizia in foto o descrizioni testuali. In essa vi è il mondo intero compreso in due emisferi. La mappa principale è circondata da: calcoli scientifici pieni di dettagli e descrizioni presenti in quella dell’emisfero settentrionale e in quella dell’emisfero meridionale; una mappa della Luna; un analemma della latitudine e della longitudine; una mappa del Sistema Solare e una proiezione di Mercatore del mondo, un analemma. Non abbiamo mai trattato una mappa prima d’ora, è stata un’idea di Artur mostrarvela oggi. Sotto troverete le sue riflessioni. (E tanti auguri di buon compleanno a suo padre!)

Sapete cos’è l’arte? Potrebbe sembrare una domanda alquanto strana, dato che l’arte sembra tutto sommato troppo generale per essere compresa da un telescopio, le sue sottigliezze troppo delicate per essere indagate con il microscopio e la vaghezza della sua natura troppo debole per essere dissezionata. L’arte è imprevedibile, in costante mutamento e basata su un’opinione, mentre la scienza è prevedibile, consolidata sulle sue leggi e consiste su teorie empiriche. Il sapere e l’arte sono due entità ben diverse, incentrate su due obiettivi diversi: se la prima può portati sempre più vicino alla verità della scienza, non si può dire lo stesso della verità dell’arte. Mio padre, che compie gli anni questa settimana, si appassionò ad un altro tipo di arte, viaggiare. Avendo studiato la geografia, visitò tantissimi posti, scoprì la loro natura differente, si confrontò con tante e differenti culture, camminò per strade come nessun altro aveva fatto mai e si addentrò nelle infinite opportunità che un paesaggio può creare. L’insaziabile spirito potrebbe essere quello dell’arte, quella volontà senza sosta di tracciare le frontiere proprie di qualcun altro, di trovare il proprio posto di appartenenza nell’universo. La geografia studia anche le città. Ma la maggior parte di quelle che una volta conosceva bene mio padre adesso sono completamente cambiate. Le strade che egli vide una volta potrebbero ora essere passate dalla geografia alla storia, ma questo non cambia l’essenza della memoria di mio padre. Come la “antiscientifica” arte è cambiata dal Barocco all’Impressionismo e al Cubismo, così la “scientifica” scienza è cambiata dall’eliocentrismo al geocentrismo, dalla relatività alla fisica quantica (e probabilmente alla teoria delle Stringhe). E ciò che rimane al centro dell’arte, della scienza e della memoria di mio padre non è che questa meravigliosa e ingenua volontà di scoprire cosa vuol dire essere radicati nel tempo e nello spazio. Perciò non siate invidiosi di quelli nati nel periodo in cui vennero realizzati i maggiori capolavori mai stati creati nella storia dell’arte o le più grandi teorie scientifiche mai elaborate: siate semplicemente fieri di essere nati dopo vostro padre, proprio come me; siate fieri di essere nati in questi tempi, dove potete davvero cambiare qualcosa.

Artur Deus Dionisio