Ne I pittori moderni (1847) lo scrittore e critico John Ruskin (1819-1900) esortava i giovani artisti inglesi ad “immergersi nella natura in totale solitudine di spirito, e camminare in essa con solerzia e fiducia, senza altri pensieri se non quello di come riuscire a penetrare al meglio il suo significato, e ricordarne le istruzioni: non rigettare nulla, non scegliere nulla e non disprezzare nulla; credere che tutte le cose siano giuste e buone e gioire sempre della verità.” Seguendo il diktat di Ruskin secondo il quale l'arte nella sua autenticità può impartire una lezione morale, William Holman Hunt ha creato il suo paesaggio migliore, nonché più preraffaellita. Questo quadro fu originariamente commissionato come replica della pecora che si trovava sullo sfondo de Il pastore mercenario (1851-2, City of Manchester Art Galleries), che fu comprato dall'eminente naturalista W.J. Broderip. La copia era destinata al cugino di Broderip, Charles T. Maud, ma Hunt evidentemente poi lo persuase che un quadro originale era da preferire.




Le nostre coste inglesi, 1852 (‘Pecorella smarrita’)
olio su tela • 432 x 584 mm