La Fornarina by Raffaello Sanzio - 1518-1520 - 85 x 60 cm La Fornarina by Raffaello Sanzio - 1518-1520 - 85 x 60 cm

La Fornarina

Olio su legno • 85 x 60 cm
  • Raffaello Sanzio - 1483 - 6 aprile 1520 Raffaello Sanzio 1518-1520

Margarita Luti (o Margherita Luti o La Fornarina, "la figlia del fornaio") fu amante e modella di Raffaello. La storia del loro amore è diventato l’archetipo della relazione artista-modella della tradizione occidentale, eppure sappiamo molto poco della sua vita. Qui indossa il nome del pittore su di un nastro attorno al suo braccio ed un’espressione complice che è stata paragonata al sorriso della Monna Lisa. Nel suo Le Vite, Vasari afferma che Raffaello: “Non riusciva a concentrarsi sul lavoro a causa dell’infatuazione per la sua amante”; insinua perfino che questa donna misteriosa potrebbe avere causato la prematura morte di Raffaello (attribuita ad una eccessiva attività sessuale), cosa che potrebbe spiegare perché il dipinto, pur così strabiliante come si presenta, è tecnicamente incompiuto.

Recentemente un nuovo studio effettuato dallo storico d’arte Maurizio Bernardelli Curuz, ha suggerito che Raffaello e la Luti si erano sposati con una cerimonia clandestina. Timoroso di uno scandalo, l’artista si portò il segreto nella tomba. Una serie di allegorie nuziali presenti nel ritratto sembrerebbe indicare il matrimonio segreto. Il maggiore indizio è la spilla appuntata sul turbante di seta alla moda della Fornarina, proprio il tipo di fronzolo costoso che una donna indosserebbe il giorno del suo matrimonio. La perla, inclusa anche in un altro ritratto femminile, La Donna Velata, corrobora la teoria che anche la modella di quel quadro fosse Margherita (nome che deriva dalla parola latina che significa proprio “perla”) e non Maria Bibbiena, la promessa sposa dell’artista. Sono presenti anche altri indizi minori, dal nastro blu al braccio della donna che riporta il nome di Raffaello (un insolito modo di firmare un dipinto) all’anello sulla sua mano sinistra che fu in seguito coperto dagli allievi di Raffaello. Lo sfondo del ritratto, inoltre, è costituito da decorazioni composte di foglie di mirto e di cotogno, simboli di amore, fecondità e fedeltà.