Influenzati dal romanticismo, i dipinti simbolisti di Arnold Böcklin affrontano temi mitologici spesso sovrapposti a quelli dei preraffaeliti. I suoi quadri rappresentano figure mitologiche e fantastiche accanto a costruzioni architettoniche classiche, creando uno strano mondo fantastico (e spesso rivelando un'ossessione per la morte). Nel 1947 Clement Greenberg scrisse che l'opera di Böcklin è “una delle più perfette espressioni di tutto ciò che della seconda metà dell'Ottocento è oggi disprezzato”. Dal 1874 Böcklin visse a Firenze. Lì conobbe Hans von Marées, con cui, nel 1879, intraprese un viaggio nell'Italia meridionale. Quello stesso anno, Böcklin dipinse Sera di primavera, una composizione dall'atmosfera elegiaca. In questa versione, di poco precedente e più vicina ai dettagli della versione scomparsa di Budapest, Pan suona un flauto traverso. In un altro dipinto, più statico, realizzato un anno dopo e ora ospitato alla Kunsthaus di Zurigo, la composizione è invertita. Negli anni '90 dell'Ottocento, Böcklin rivisitò l'dea della scena in tre versioni di Pan intento a giocare con le ninfe dei boschi, tutti dipinti simili tra di loro, ma sensibilmente differenti dai precedenti.




Sera di primavera
Olio su tela • 67,4 x 129,5 cm