Sweep it under the carpet (Buttalo sotto al tappeto) by  Banksy - 2006/2007 Sweep it under the carpet (Buttalo sotto al tappeto) by  Banksy - 2006/2007

Sweep it under the carpet (Buttalo sotto al tappeto)

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  • Banksy - sconosciuta - - Banksy 2006/2007

Non ti convince l’idea di risparmiare grosse somme per investimenti futuri? Ti preoccupano le oscillazioni monetarie, le politiche e le prospettive deboli delle banche e l’inflazione? Hai bisogno di riciclare il tuo denaro? Rilassati, l’arte è qui per te. Sublime, ispiratrice, rivoluzionaria: l’arte è tutto questo e anche un grande investimento. Sappiamo che adesso l’oro è in ascesa, ma per quanto tempo i mercati potranno mantenere questa situazione? Il tempo normalmente ha questo effetto di ribasso sulla carta stampata: di solito quei pezzi colorati con persone importanti e numeri, quelli a cui teniamo abbastanza da tenere nel portafogli; avete presente, quelli per cui vendiamo il nostro tempo. Ecco, hanno una tendenza a svalorizzarsi per il famoso fenomeno dell’inflazione. (Lo so, suona molto meglio “prendo tot all’ora” che “vendo un’ora della mia vita per tot”). E mentre i ritratti di quei presidenti, re e regine nelle nostre tasche si svalutano, i ritratti delle prostitute di Toulouse-Lautrec mantengono (o addirittura aumentano) il loro valore. Non è bella l’ironia? Non credo che il denaro sia l’origine di tutti i mali, ma è questo che ha portato ipocrisia ed elitismo nel mondo dell’arte, come succede in tutti i mondi che tocca, fin dal Rinascimento. Le collezioni private sono sinonimo di lusso e status sociale e per molto tempo non era possibile vedere il ritratto del re di Velázquez se non si era vicini alla corte reale. Poi arrivarono i musei, l’Avanguardia avvicinò l’arte al popolo e in men che non si dica abbiamo più opere d’arte in tasca di quelle che riusciremo mai a vedere. Una settimana fa era la Giornata internazionale dei musei d’arte, una cosa da lodare: gli sforzi e il prezioso lavoro di queste istituzioni permette alla maggior parte di noi, che non possiamo permetterci la nostra galleria personale, di entrare in contatto con la cultura e la bellezza. Ma non posso non puntualizzare alcune cose: Quale dovrebbe essere il ruolo di un museo ai giorni nostri, quando si può vedere la Monna Lisa dal telefono senza ritrovarsi schiacciati dalla folla? E che dire delle opere che non entrano in una tela? Si cominciò a dipingere sulle tele perché avrebbero facilitato il commercio, dato che potevano essere arrotolate e trasportate fino a Venezia e Firenze nel Rinascimento (i muri delle chiese e il legno dipinto erano molto più difficili da vendere). Lo stereotipo del dipinto che abbiamo oggi fu sviluppato per creare valore, e forse è questo il motivo per cui molte persone non apprezzano quello che viene dipinto fuori di esso. Per queste persone, voglio presentare Banksy. Per mettere in discussione ulteriormente il ruolo dei musei oggi, tenete questo a mente: - Io, (nella tua tasca) sfido te (che sai più di quanto un museo possa contenere oggi) a cercare Banksy su questo schermo (su cui puoi andare dal Louvre al Gulbenkian con un tocco) e, più avanti, a girare per le strade che sono il suo museo gratuito.

Artur Deus Dionisio