Non lo abbiamo mai fatto in precedenza (incisioni di animali?) ma quando ho visto questa incisione sapevo che dovevo presentarvela su DailyArt :) È magnifica! Buon divertimento :)
Il soggetto di questa incisione all'acquaforte colorata a mano è l’istrice Malacca, il quale si dice essere stato descritto per la prima volta proprio da Albertus Seba. È raffigurato con lunghe spine e orecchie pendenti. Sull’estremità sinistra, in alto alla pagina, possiamo notare due giovani ricci giocare supini. Altrettanto interessante è la colorata incisione dello struzzo. I due soggetti dominano l’illustrazione. Possiamo inoltre notare un uccello tropicale con piumaggio dai colori blu e verde così come delle uova decorative di struzzo tipiche dell’arte del XVIII secolo. Uno dei dieci artisti che lavoravano al tempo per Seba, disegnò questa illustrazione e ne produsse successivamente un’incisione all’acquaforte. Il disegno è stato inciso con estrema precisione dando come risultato delle lastre bianche e nere che furono poi stampate su fogli di lino. Gli artisti erano commissionati da Albertus Seba per disegnare e prendere spunto dalla sua curiosa collezione. A parte le poche anomalie, ad esempio l’idra a sette teste, questi disegni sono dei veri e propri capolavori nel loro genere. Agli artisti veniva infatti chiesto di utilizzare un approccio meticolosamente scientifico. Inoltre, conformemente alle pratiche di inizio XVIII secolo, possiamo notare sull’incisione un elemento che richiama il mondo esotico così come l’accostamento di esemplari diversi qui riuniti per un effetto più teatrale. Seba avevo un occhio molto artistico ed era direttamente coinvolto nella disposizione degli elementi sulla pagina. I membri più benestanti della società potevano così avere la loro propria copia del Thesaurus dipinta da un colorista, come mostrato qui. La colorazione a mano era anche un ottimo modo per differenziare le differenti versioni del libro il cui testo, scritto da Seba, non alludeva ai colori. La bellissima opera è accompagnata da una descrizione scritta da Seba stesso e prodotta in collaborazione con i più importanti scienziati dell’epoca. Il risultato è uno dei più straordinari lavori di storia naturale del XVIII secolo.