Sargent era un grande maestro della sua epoca, bravissimo nell'utilizzare varie tonalità di colori scuri e chiari per donare alle sue tele una luminescenza diamantina. Come lui, per esempio, c'era stato Rembrandt, che tramite le luci brillanti che tagliano metafisicamente l'oscurità come una spada, riusciva a rendere i personaggi dei suoi quadri quasi “salvati” e toccati da un intervento divino. In ogni tela si vede una metafora della redenzione, un passaggio dall'ombra alla luce, come se il momento biblico in cui l'oscurità viene alzata dalle acque venga rappresentato in ogni scena religiosa che Rembrandt dipinge. Anche le scene secolari acquisiscono un'intensità biblica.
Nei dipinti di Velázquez la stessa incredibile luce si contrappone all'oscurità degli sfondi, ed era soprattutto Velázquez che Sargent, così come gli altri studenti dell'atelier del ritrattista Carolus-Duran, era incoraggiato ad emulare. La ragazza seduta in primo piano in questo dipinto è la nipote dell'artista, Rose Marie Ormond, figlia di Francis Ormond e poi moglie di Robert Michel. È protagonista insieme alla sorella Reine Ormond (moglie di Hugo Pitman) di un altro quadro, Il Ruscello, nel quale indossano costumi orientali. L'ambientazione è praticamente identica a questo quadro: un torrente di montagna a Chalets de Purtud, vicino a Courmayeur, Valle d'Aosta, a sudovest del Monte Bianco e a circa 1500 metri di altezza.
Vi auguro un buon e tranquillo lunedì!