Hai sentito che il Kunsthistorisches Museum di Vienna ha una grande esposizione di opere di Rubens fino al 21 gennaio 2018? La selezione include circa 70 lavori presi in prestito dalle maggiori collezioni a livello mondiale, tra cui questa inquietante Medusa!
Come racconta Ovidio in Le Metamorfosi, Nettuno rapisce la bella Medusa e la porta nel tempio di Minerva. Per punizione, la dea trasforma i magnifici capelli di Medusa in serpenti e fa sì che la sua occhiata trasformi in pietra chi la guardi. Alla fine, Perseo riesce con uno scudo a specchio ad avvicinarsi a lei e a ucciderla. I contemporanei di Rubens hanno visto in Medusa più che una creatura orrenda. L’hanno interpretata sia come un trionfo della ragione stoica sui nemici della virtù, sia come la possibilità di controllare le passioni e di esercitare l’equanimità stoica attraverso un realismo implacabile. I serpenti sono stati eseguiti da uno specialista, Frans Snyders, ma l’idea era di Rubens. Mentre il comportamento dei due animali intrecciati a destra sembra tratto da emblemi contemporanei, la loro accurata versione zoologica si basa sugli studi della natura proprio di Rubens. Per alcuni esempi, come il tortuoso serpente a destra in primo piano, Rubens probabilmente ha usato anche calchi ripresi dalla natura, molto popolari nell’Italia settentrionale.