Nell’estate del 1754, all’artista Alexander Roslin viene chiesto di occuparsi, per conto di Carl Gustaf Tessin, delle accise sugli acquisti a Parigi. Quando Henrik Wilhelm Peill, protetto di Tessin, arriva a Parigi per una visita di studio in Europa a metà del 1760, Roslin e sua moglie accolgono Peill a braccia aperte. Come simbolo della loro grande amicizia, Roslin ha realizzato il proprio ritratto insieme alla moglie, Marie Suzanne Giroust, al cavalletto mentre lavora sul dipinto a pastello di Peill. Il quadro è stato fatto verso la fine della visita di Peill. Il ritratto dentro al dipinto non è mai stato trovato, ma esistono varie copie di una sua versione precedente prodotta da Marie Suzanne Giroust l’anno prima.
La scatola d’oro contenente il ritratto in miniatura che Roslin sta indicando fa parte della natura enigmatica del dipinto e potrebbe essere stata un generoso regalo d’addio da parte di Peill. L’incisione sulla cornice, Loin et près (Lontani ma vicini), esplicita che il quadro era invece un segno d’amicizia. Peill molto probabilmente acquisisce il quadro quello stesso anno o l’anno immediatamente successivo. Poco dopo il suo ritorno in Svezia, lui sposa Anna Johanna Grill la giovane, figlia di Claes Grill il vecchio, ex direttore della Compagnia Svedese delle Indie Orientali. L’evidenza suggerisce che la giovane donna, ritratta nella miniatura sulla scatola d’oro nel dipinto, sia la signorina Grill; la donna più anziana, invece, è probabilmente sua madre, Anna Johanna la vecchia.
In questo contesto, è facile comprendere perché Roslin si sia sentito invitato, nel settembre 1775, a dipingere il ritratto della famiglia Grill, che si trova oggi al Gothenburg Museum of Art. Il ritratto della vedova Anna Johanna Grill la vecchia con i figli Adolf Ulric e Anna Johanna la giovane è in linea con il gruppo di ritratti dei Roslin, che oggi sono stati acquistati dal Nationalmuseum. Il ritratto di famiglia, però, non include il genero della signora Grill, Peill, ma il marito defunto. Conforme alle convenzioni, lui è rappresentato in un altro livello di realtà, in un ritratto a pastello di Gustaf Lundberg sullo sfondo. L’incisione complementa quella della cornice e aggiunge multipli livelli di significato: Loin et près/Unis à jamais (Lontani ma vicini/Uniti per sempre).
Vi presentiamo il quadro di oggi grazie al Nationalmuseum di Stoccolma. Potrete presto saperne di più sulla loro collezione… ma calma per ora! :)