L'arte barocca mente. Immerge la realtà nel colore, saturandola di tanti dettagli stravaganti, mentre la luce viene manipolata fino a raggiungere un contrasto estremo che risplende anche sull'aspetto più drammatico.
L'abbondanza di dettagli potrebbe sembrare talmente rumorosa da far ritirare l’occhio, sopraffatto. Per dare un senso ai curiosi ornamenti, aiuta concentrarsi dapprima su un elemento chiave, uno che siamo naturalmente inclini ad osservare, e poi navigare attraverso diversi altri elementi fino a raggiungere il significato; all’interno di questa atmosfera luminosa e radiosa, un cupo specchio ci fissa, rendendo la scena ossessionante: comprendere il potere dello specchio significa comprendere il titolo del dipinto.
La prudenza è più saggia della cautela, dipinge un ritratto accurato del mondo, usando sia i toni chiari che quelli scuri, ma preferendo non vedere né l'uno né l'altro. Ognuno di noi confonde la propria rappresentazione del mondo con il mondo stesso, quindi il limite della nostra visione diventa il confine della nostra realtà. Scegliere di dipingere con un tono sull'altro significa ridurlo, vivere in un mondo più piccolo.
Il segreto, dice la gente, è restare positivi, guardare le nuvole là dove il sole fa capolino, seppellire in profondità ogni oscura punta di negatività e concentrarsi sull’aspirazione alla semi-divinità che caratterizza ognuno di noi, sopprimendo tutti i difetti che ci ostacolano: solo allora gli angeli verranno, incoronandoci di beatitudine.
Il segreto è una menzogna! Niente è più pericoloso della facile consolazione del "tutto andrà bene", del tempo che lenisce ogni ferita, o della dea della fortuna che prima o poi ci bacerà. L’imposizione di eliminare tutto ciò che non si adatta al percorso positivo verso l'auto-esaltazione porta alla creazione di un'entità superficiale e artificiale, ironicamente sostenuta dalla negatività (essendo la base di "ciò che non vogliamo essere"). È quindi insostenibile, imprevedibile e non fondato su basi reali. Come si può essere al di sopra di questo auto-inganno protettivo? È una dura riflessione.
Persino all'interno di questo dipinto siamo costretti ad affrontare la negatività: è letteralmente l'unica cosa che ci guarda negli occhi, e senza di essa ci perdiamo in orpelli privi di senso. Questa cruda riflessione rispecchia la coscienza interiore del pessimismo, la certezza dell'avversità e della malvagità, sia interiore che esteriore. È grazie al potere del pessimismo che otteniamo la forza per prevedere i risultati più negativi, e che agiamo con cautela accettando la natura nella sua bellezza e nella sua brutalità. Questa è la consapevolezza che rende il rischio e la gentilezza davvero stupendi.
Essere interiormente prudenti significa essere sani, domare piuttosto che trascurare. Abbracciare i difetti, studiare il proprio riflesso senza orpelli, imparare cosa aspettarsi da sé stessi nelle varie circostanze, per affrontare il vero sé stesso piuttosto che quello desiderato. Vuol dire tenere il serpente sotto il braccio destro come consigliere, come nel dipinto, e prendere decisioni basandoci sulle conseguenze che esse potrebbero avere su noi e sugli altri. L'opposto ottimistico ci rende più vulnerabili a noi stessi.
La prudenza esteriore è la bussola interna in una terra vista come un luogo che non perdona. Gli esseri umani fanno parte di una catena alimentare. Mangiamo, ma possiamo essere mangiati. Distruggiamo la natura, ma a volte le calamità si abbattono su di noi e ci possono distruggere. Tormenti e miseria sono le costanti contro cui si oppongono gli sforzi umani, il motivo per cui nascono le leggi e le istituzioni. Pochi sono esclusi da questo processo contro l'ingiustizia, l'ordine è solo il nome che una generazione dà all'organizzazione. Una volta c'erano schiavi, oggi abbiamo lavoratori, domani non ci è dato saperlo…
La prudenza deve essere considerata parte dello spietato motore della natura, accettando che la sofferenza esiste ma non è una sorta di punizione personale. Il tempo ha in serbo nuove sfide e tocca a noi essere preparati.
L'arte barocca mente. Non presenta il mondo così com'è, ma a differenza dell'ottimismo insensato, approfondisce la realtà, spesso attraverso la sofferenza, per emergere con una verità più chiara.
-Artur Deus Dionisio