La Coppa di Licurgo è un esempio della tecnica vetraria quasi magica dei Romani. Questo vetro mostra la storia mitologica, non tra le più conosciute, di Licurgo, sovrano dell'antica Tracia, in Grecia.
Diede la caccia al dio Dioniso e ai suoi seguaci, tra i quali vi era la ninfa Ambrosia. Essi riuscirono a sconfiggere Licurgo quando Ambrosia implorò la dea Terra di salvarla da lui e fu trasformata in tralci di vite, che intrappolarono Licurgo. Questo preciso istante è raffigurato sulla coppa.
Questo capolavoro contiene due segreti tecnici. Il primo è come la decorazione sembra quasi essere in rilievo rispetto al corpo della coppa. A parte le decorazioni metalliche applicate successivamente, il corpo della coppa consiste in due strati di vetro legati insieme solo in pochissimi punti, cosa che già da sola rende questo oggetto un capolavoro.
Il secondo, invece, risiede nel vetro stesso: è un vetro dicroico. Significa che il colore della coppa è verde sotto una luce normale, ma quando la luce lo attraversa assume un'intensa colorazione rossa. Studi scientifici eseguiti su questa coppa sono giunti alla conclusione che il vetro contiene l'1% di elementi di argento e oro, che producono questa caratteristica ottica così singolare. Quando la luce si riflette sulle particelle di oro e argento produce una variazione di tono di colore che noi possiamo percepire a occhio nudo.
Questo è un affascinante esempio di come le analisi chimiche possano rivelare antichi segreti artistici.
- Coraline Méric
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