Continuiamo il nostro mese speciale con l'esposizione Caravaggio e Bernini al Kunsthistorishes Museum di Vienna, disponibile fino al 20 gennaio 2020. È assolutamente da vedere, quindi non perdetela! E se non riuscite ad andare a Vienna, leggete i nostri articoli delle domeniche di questo mese. :)
Questo dipinto, ormai ufficialmente accettato come opera di Caravaggio nonostante qualche scetticismo iniziale, non è ancora troppo conosciuto, e merita senz'altro di essere discusso. Il celebre mito di Narciso, incluso nelle Metamorfosi di Ovidio, racconta di un cacciatore – giovane e bello ma senza cuore – che respinge crudelmente tutte le proposte amorose. Per punizione, la dea Nemesi lo condanna a provare per sempre il dolore dell’amore non corrisposto. Narciso si innamora a quel punto della sua stessa immagine, che vede riflessa nelle acque di una sorgente, e, incapace di distaccarsi, finisce per annegare nel tentativo di afferrarla. La maggior parte delle rappresentazioni di questo mito sono pretesti per raffigurare un’ambientazione bucolica, piena di alberi e piante, mentre Caravaggio sceglie di approcciarsi a questo tema applicando il suo tipico stile.
Qui, infatti, un inaspettato sfondo scuro presagisce la fine di Narciso, e Caravaggio cattura il momento esatto in cui il protagonista, sopraffatto dalla bellezza del suo stesso riflesso, accarezza delicatamente la superficie dell'acqua nel vano tentativo di sedurre la sua immagine. Questo magistrale ritratto cattura alla perfezione la meraviglia del protagonista – suscitando lo stesso sentimento anche nell'osservatore – utilizzando come mezzo il cerchio quasi perfetto formato da Narciso e dal suo riflesso capovolto, che ha al suo centro il ginocchio vividamente illuminato.
Narciso, un soggetto ‘profano’, ricade nell'approccio neoplatonico, molto popolare all'inizio dell'era moderna, alla cultura e alla letteratura pagane. In effetti questo dipinto potrebbe essere stato considerato, all'epoca, un riferimento al celebre aforisma greco γνῶθι σαυτόν (conosci te stesso), nel quale l'autorivelazione è incoraggiata come strumento per avvicinarsi a Dio. In alternativa, potrebbe essere stata intenzione di Caravaggio quella di ammonire contro la vanità dell'egotismo e della bellezza esteriore, esortando l'osservatore a perseguire la virtù guardando oltre se stesso.
- CR
PS: Narciso non ha mai smesso di affascinare gli artisti. Yayoi Kusama realizzò il Giardino di Narciso nel 1966. Ammirate questa spettacolare installazione qui <3