La zattera della Medusa by Théodore Géricault - 1818-1819 - 4,91 x 7,16 m Musée du Louvre La zattera della Medusa by Théodore Géricault - 1818-1819 - 4,91 x 7,16 m Musée du Louvre

La zattera della Medusa

olio su tela • 4,91 x 7,16 m
  • Théodore Géricault - 26 Settembre 1791 - 26 Gennaio 1824 Théodore Géricault 1818-1819

La zattera della Medusa” di Jean Louis Théodore Géricault è un dipinto impressionante sia dal punto di vista delle dimensioni (4,91 x 7,16 metri!), che da quello del soggetto.

Il dipinto raffigura un istante del naufragio del Medusa, una fregata francese che navigava lungo la costa del Senegal nel 1816. A causa di una carenza di scialuppe, fu realizzata una grande zattera sulla quale 150 naufraghi intrapresero quello che credevano sarebbe stato il viaggio verso la salvezza.

Seguì un calvario lungo tredici giorni: con pochissime provviste e acqua potabile, molti morirono di stenti e altri si dovettero dare al cannibalismo per sopravvivere. Alla fine solo una manciata di uomini sopravvisse. Géricault scelse di raffigurare il momento in cui i naufraghi avvistano una nave all'orizzonte: alcuni di essi sono storditi, altri ormai morenti, altri ancora si sbracciano disperati nella speranza del soccorso.

Questo naufragio rappresentò uno scandalo nella storia francese, e non era certo un evento che si voleva vedere immortalato. Géricault decise di dipingere questo quadro senza commissione, dato che era un evento ancora recente e di cui si parlava moltissimo. Il dipinto fece scalpore e divenne un'icona del Romanticismo francese. L'artista si preparò per quest'opera studiando dei veri cadaveri, analizzandone il tono della carnagione e le espressioni; intervistò anche due sopravvissuti al naufragio.

Il governo non ebbe una reazione favorevole a questa macabra opera d'arte, ma il Louvre lo acquistò per la sua collezione. E' un dipinto sbalorditivo che comunica un vero senso di disperazione, e al contempo la forza dell'istinto di sopravvivenza dell'uomo.

- Heidi Werber

P.S. Se volete saperne di più su questo monumentale dipinto, leggete qui