Oggi vi presentiamo l'ultimo dipinto del nostro mese speciale con la collezione della Staatliche Kunstsammlungen di Dresda. (È anche l'ultimo giorno del nostro sconto del 25% sulla prevendita dei calendari DailyArt 2024, non perdeteveli!)
Gustav Klimt, i cui dipinti di donne sono il maggior esempio del Secessionismo Viennese al volgere del XX secolo, trovò una nuova forma di espressione nella pittura di paesaggio alla fine della sua vita. Durante i suoi soggiorni estivi a Seewalchen am Attersee a partire dal 1898 dipinse anche, secondo il suo stesso racconto, una "piccola foresta di faggi (in pieno sole) mescolati con alcune conifere". L'artista costruì un vero e proprio mirino con un ritaglio quadrato di cartone che poteva piazzare davanti ai propri occhi per precisare l'inquadratura in modo da escludere quasi totalmente il cielo e la linea dell'orizzonte.
Lo sguardo dell'osservatore non trova alcun punto di fuga nell'equilibrata composizione del dipinto che vi presentiamo oggi, Foresta di faggi I. Catturata con precisione, una serie di giovani alberi (probabilmente delle betulle o dei pioppi) si stagliano dritti dall'alto dell'orizzonte verso lo spettatore. La luce cade sul fogliame che è reso con le pennellate e le virgolettature tipiche degli impressionisti. La pittura è applicata in modo sottile, i valori tonali sono equilibrati e i contrasti di chiaroscuro sono quasi assenti. In questo modo l'intero quadro appare delicato. Il fogliame minerale e scintillante, la corteccia degli alberi a chiazze e le giocose macchie di sole diventano un ornamento che ricopre l'intera superficie.
Con le sue prime rappresentazioni della foresta del 1901, che avrebbero già avuto il ritmo parallelo dei tronchi degli alberi, Klimt si rifaceva ancora ai paesaggi atmosferici carichi di simboli tipici dell'inizio del secolo. In Foresta di faggi I invece l'artista è ormai così vicino alla natura che la sua volontà di stilizzare e sperimentare è subordinata alla magia di ciò che vede.
P.S. Tutti conoscono Il bacio e La donna in oro. Ma scommettiamo che non conoscete questi straordinari ritratti di Klimt, né i suoi dipinti di alberi assolutamente unici!