Ganimede a cavallo di una grande aquila (Zeus) by Giulio Campagnola, Andrea Mantegna - 1500–1505 circa - 17,5 × 12,8 cm Ganimede a cavallo di una grande aquila (Zeus) by Giulio Campagnola, Andrea Mantegna - 1500–1505 circa - 17,5 × 12,8 cm

Ganimede a cavallo di una grande aquila (Zeus)

Incisione • 17,5 × 12,8 cm
  • Giulio Campagnola - c. 1482 - c. 1515 Giulio Campagnola 1500–1505 circa
  • Andrea Mantegna - c. 1431 - 13 Settembre, 1506 Andrea Mantegna 1500–1505 circa

Giulio Campagnola fu un incisore e pittore italiano le cui rare stampe tradussero il ricco stile rinascimentale veneziano dei dipinti a olio di Giorgione e del primo Tiziano attraverso la tecnica dell'incisione. Incise anche delle composizioni di Andrea Mantegna e grazie alle sue opere conosciamo dipinti andati perduti nel tempo.

Oggi vi presentiamo un'incisione del mito del rapimento di Ganimede. L'estrema giovinezza del ragazzo raffigurato da Campagnola, insieme alla sua volontaria partecipazione al rapimento da parte di Giove (Zeus), qui nelle sembianze di un'aquila, fa pensare a una lettura neoplatonica del mito. Molto popolare nel XV secolo, a partire dalle versioni moralizzate delle Metamorfosi di Ovidio, questo mito fu spesso interpretato in modo cristianizzato come l'unione dell'anima con Dio.

Grazie alle opere di Campagnola, il Rinascimento italiano poté diffondersi in tutto il continente e oltre, non possiamo quindi dimenticare l'importanza di tali maestri!

P.S. Giove (Zeus) era famigerato per le sue scappatelle erotiche. Ne abbiamo scelte cinque tra le più folli!