Ballerina spagnola al Moulin Rouge by Giovanni Boldini - 1905 circa - 97,2 x 80 cm collezione privata Ballerina spagnola al Moulin Rouge by Giovanni Boldini - 1905 circa - 97,2 x 80 cm collezione privata

Ballerina spagnola al Moulin Rouge

Olio su tela • 97,2 x 80 cm
  • Giovanni Boldini - 31 Dicembre 1842 - 11 Luglio 1931 Giovanni Boldini 1905 circa

Nessun artista ha catturato il fascino, l'energia e l'ottimismo della Belle Époque parigina come il maestro italiano Giovanni Boldini. Dopo essersi trasferito a Parigi nel 1871, Boldini trovò rapidamente il successo, guadagnandosi il patrocinio dell'influente mercante d'arte Adolphe Goupil e l'ammirazione dell'alta società. Tra i suoi clienti figuravano la marchesa Luisa Casati, Consuelo Vanderbilt, il conte Robert de Montesquiou e il compositore Giuseppe Verdi. Conosciuto per la sua pennellata audace ed energica, lo stile di Boldini si distingueva da suoi contemporanei come John Singer Sargent e Joaquín Sorolla, in quanto trasmetteva in modo unico il movimento e il carattere dei suoi soggetti. I suoi ritratti pulsano di vita, il loro tessuto vorticoso e le composizioni dinamiche creano un'atmosfera di immediatezza e vivacità.

La Parigi della Belle Époque è ricordata soprattutto per la sua eleganza, ma fu anche un'epoca di grandi sconvolgimenti culturali, dove i salotti dell'élite mescolavano aristocratici con artisti, ballerini e musicisti del demimonde. Boldini catturò questo mondo nella pittura, proprio come Proust e Zola nella letteratura. Il famoso Moulin Rouge, aperto nel 1889, incarnava questa mescolanza sociale, attirando clienti di ogni estrazione nella sua vivace scena bohémien.

Sebbene l'identità della Ballerina spagnola del dipinto di Boldini non sia stata confermata, è possibile che si tratti di Rosita Mauri, una prima ballerina del XIX secolo, o forse Anita de la Feria, un'altra ballerina spagnola che Boldini dipinse nel 1900. La ballerina, seduta con la testa elegantemente girata di lato, emana sicurezza e grazia. Il suo profilo, incorniciato da una mantiglia di pizzo nero che ricade sui capelli, è reso con i tratti caratteristici di Boldini. Il suo abito scollato è un capolavoro di pennellate dinamiche, con passaggi fluidi di colore e audaci e rapide pennellate di nero che conferiscono profondità e struttura. La tecnica cinetica di Boldini sfuma i contorni della figura e le permette quasi di fondersi nell'atmosfera vivace e vorticosa del Moulin Rouge, evocata attraverso lampi di luce e solo abbozzate figure di sfondo. 

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