Yokkaichi by Utagawa Kuniyoshi - 1844 circa - 24,2 x 34,5 cm Yokkaichi by Utagawa Kuniyoshi - 1844 circa - 24,2 x 34,5 cm

Yokkaichi

Xilografia a colori • 24,2 x 34,5 cm
  • Utagawa Kuniyoshi - 1 gennaio 1798 - 14 aprile 1861 Utagawa Kuniyoshi 1844 circa

Utagawa Kuniyoshi fu uno dei più noti disegnatori di stampe del periodo Edo. Sebbene la sua carriera iniziò con difficoltà, tanto che per un periodo vendette stuoie di canne, Kuniyoshi raggiunse alla fine una fama significativa, guidando un grande studio di allievi e influenzando l'arte fino alla fine del XIX secolo. I suoi disegni erano così popolari che gli ammiratori se li facevano spesso tatuare sul corpo. In particolare, incorporava spesso l'uso della pospettiva e tecniche di disegno occidentali nelle sue composizioni.

Questa stampa, Yokkaichi, raffigura una giovane donna che accarezza teneramente la testa di una volpe guardiana Inari in pietra all'esterno del santuario Nezu Gongen nella città portuale di Yokkaichi, o “Mercato del quarto giorno”, nella prefettura di Mie, a ovest di Edo (l'odierna Tokyo). L'opera è una composizione mitate-e, un gioco intelligente e intellettuale su temi e tradizioni pittoriche culturalmente significativi. Questa stampa richiama il tema classico cinese delle Otto vedute dei fiumi Xiao e Xiang. Inoltre, l'opera è autoreferenziale: le figure sono prese in prestito dalla precedente serie mitate-e di Kuniyoshi.

Nella credenza shintoista, lo spirito kami Inari, spesso rappresentato come una volpe, è legato alla coltivazione del riso, alla prosperità e alla fertilità. Questo tema risuona in tutta la composizione, dalla volpe guardiana di Inari al paesaggio lontano, che presenta un'animata via d'acqua, traghetti, barche da pesca e magazzini intonacati di bianco che conservano il riso in quello che all'epoca era un importante centro di commercio marittimo. Il simbolismo stratificato dell'opera ne accresce il fascino: Inari era anche associata alla fertilità e le donne pregavano la divinità per avere figli. Paradossalmente, Inari era lo spirito protettore sia della prosperità sia del mondo dello spettacolo, compresi i bordelli: una dualità che i contemporanei di Kuniyoshi avrebbero trovato provocatoria e divertente. 

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