Come Eugène Boudin, anche Claude Monet fu attratto da Étretat per i suoi scenografici paesaggi naturali e per l’opportunità di studiare l’interazione della luce e del mare e le iconiche scogliere calcaree. Avendo familiarità con i rinomati paesaggi della zona, Monet voleva catturare prospettive nuove arrampicandosi sugli scogli ed esplorando angolazioni insolite di punti di riferimento già noti.
Monet cominciò a dipingere questo capolavoro nel 1885 durante una visita di famiglia a Étretat. Durante il soggiorno cominciò a lavorare su 51 tele, spesso spostandosi tra diverse location in un solo giorno per catturare la luce che cambiava. La scena dipinta qui si trova a sudovest della spiaggia, dove si trova l’arco naturale conosciuto come la Manne-Porte. All’interno dell’arco si vede la base della sottile formazione rocciosa chiamata “l’Ago”. Lo scenografico punto di osservazione dalla cima della scogliera crea una veduta quasi vertiginosa del mare a strapiombo, aumentata dall’assenza di un orizzonte definito, mentre la luce coperta dalle nuvole sfuma il confine tra acqua e cielo.
Non è stupendo?
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P.P.S. Claude Monet è uno dei pittori più famosi della storia. Quanto conoscete della sua arte? Ecco Claude Monet in 10 dipinti!