Questo ritratto della moglie dell’artista, Amélie, è una delle opere più celebrate di Matisse, nonché un capolavoro della ritrattistica del XX secolo. La sua potenza sta nella sorprendente semplicità geometrica e nell’audace interazione tra i colori. La profondità spaziale è ridotta al minimo, e gli effetti di luci e ombre lasciano il posto a piani di colore puro.
Il dipinto fu probabilmente realizzato nell’autunno del 1905, al ritorno di Matisse a Parigi dopo la villeggiatura trascorsa nel villaggio di pescatori di Collioure. Lì, insieme ad André Derain, fece esperimenti coloristici radicali, cercando di liberare il colore dal tradizionale ruolo descrittivo per renderlo invece una forza indipendente. La tavolozza eterodossa di questo ritratto è una diretta conseguenza di questi pionieristici esperimenti.
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